Partigiano CARUSO GIUSEPPE



Testimonianza sul partigiano Caruso Giuseppe nato a San Giovanni di Gerace (Reggio Calabria) il 18 marzo 1922
, resa dalla nipote Grazia e da suo marito Oscar Roasio il 23 marzo 2023


  • Amava raccontarsi o ha faticato perché, come anche i deportati, non si è sentito compreso?
I famigliari hanno pochissime notizie raccontate dal fratello.
  • Rispetto all’idea di Resistenza che ci si fa sui banchi di scuola, com’era quella vera che coinvolse i vostri famigliari?
Giuseppe era un giovane militare, originario della Calabria, di stanza a Udine nella fanteria. Quando ci fu l’armistizio l’8 settembre 1943, si rifugiò dai suoi parenti a Verzuolo e poi decise di unirsi alle bande partigiane. Mentre si trovava a Bellino, in alta valle Varaita, venne catturato e ucciso sulle montagne.
  • C’è un episodio tra quelli raccontati che le rimase più impresso?
Prima di essere ucciso, a soli 22 anni, Giuseppe fu costretto a scavare la propria fossa. Questo episodio tragico è stato raccontato ai parenti da un testimone del luogo.
  • Com’erano i rapporti con la Chiesa presente sul territorio?
Il prete di Bellino aveva cercato di aiutarlo nascondendolo in chiesa e suggerendogli di raccontare che era un emigrato calabrese. Durante il rastrellamento, però, non venne creduto.