TORRE GIOVANNI ARMANDO nato a Saluzzo (CN) il 18 settembre del 1926
Resa dal figlio Antonello agli studenti della classi terze della scuola secondaria di primo grado.
- Rispetto all’idea di Resistenza che ci si fa sui banchi di scuola, com’era quella vera che coinvolse i vostri famigliari?
Giovanni Armando, originario di Saluzzo, nel 1943 lavorava alle Cartiere Burgo. Nel giugno del 1944 decise di salire in montagna per unirsi ai partigiani delle brigate Giustizia e Libertà. Il vero significato della parola “libertà” venne compreso solo allora, visto che nel ventennio fascista si usavano molto di più le parole “onore”, “patria” e “guerra”. Le radici stesse della nostra Costituzione sono da ricercare, come scrisse Piero Calamandrei, nella Resistenza.
- C’è un episodio tra quelli raccontati che le rimase più impresso?
Quando era ospitato da una famiglia in valle Po, Giovanni dormiva sulla paglia insieme ai topi che correvano sopra di lui.
- I loro genitori seppero subito della loro scelta? La approvarono?
I suoi genitori non erano d’accordo perché si rendevano conto dei pericoli a cui andava incontro.
- Amava raccontarsi o ha faticato perché, come anche i deportati, non si è sentito compreso?
Giovanni era restio a raccontare.