Partigiano MARTINA ANTONIO

MARTINA ANTONIO nato a Verzuolo (CN) il 15 marzo del 1925

Resa dal figlio Paolo agli studenti della classi terze della scuola secondaria di primo grado.


  • Qual era il nome di battaglia scelto dai vostri parenti? Per quale motivo lo avevano scelto?
Il nome di battaglia scelto era “Razzo” per la sua velocità.
  • Rispetto all’idea di Resistenza che ci si fa sui banchi di scuola, com’era quella vera che coinvolse i vostri famigliari?
Dopo aver lavorato nei campi sin da bambino, a 18 anni Antonio entrò in marina a Venezia. Quando ci fu l’armistizio, tornò a casa e decise di unirsi ai partigiani, non volendo arruolarsi nell’esercito della repubblica di Salò.
  • C’è un episodio tra quelli raccontati che le rimase più impresso?
Mentre svolgeva una funzione di controllo nelle campagne di Monasterolo, per denunciare la presenza di falsi partigiani, Razzo si nascose con un compagno per non farsi vedere da un convoglio di fascisti che era di passaggio. Purtroppo il suo amico, che si era alzato sporgendosi al di là del fosso, venne subito notato e ucciso dalle milizie. Ancora oggi, la famiglia porta dei fiori in quel luogo per ricordare chi è morto per la libertà. 
A Verzuolo, nella zona del mulino, i tedeschi avevano messo un cartello con la scritta “Attenzione banditi!” ad indicare il confine con la zona controllata dai partigiani